Grafiche STEP pubblica una collana storico fotografica sui principali Castelli, Rocche e Fortezze del Parmense, curata dalla dott.ssa Alessandra Mordacci in collaborazione con Associazione
Castelli del Ducato.
Scenograficamente arroccata da oltre un millennio su una maestosa rupe di rosso diaspro battuta solo dai venti, al punto d’incontro dei torrenti Ceno e Noveglia nell’appennino parmense, la
fortezza di Bardi è la destinazione indovinata per un percorso che può tramutarsi quasi in un viaggio nel tempo.
Con tanto di suggestiva “peschiera”, vale a dire il fossato, profondo quasi tre metri e tra i pochi in Italia ancora colmi d’acqua, che lo circonda, ne riflette i profili merlati e lo rende senza
uguali, nel fitto e multiforme ventaglio di castelli di cui è disseminato il suolo parmense dal Po all’Appennino, il castello di Fontanellato, la “Rocca Sanvitale”, è dal XII secolo al centro del
paese ed il suo simbolo.
Il principe Diofebo VI Meli Lupi vive nella Rocca che la sua famiglia possiede e abita da seicento anni. Fortezza feudale, poi villa di delizie e dimora dalle cento stanze, “signora della Bassa”
che s’innalza con la sua mole compatta e solenne. Ma attraversato il ponte sul fossato, dove vigilano acquattati due leoni di marmo bianco, il suo carattere severo muta inaspettatamente. Si apre
allora allo sguardo un mondo di ambienti affrescati con il gusto raffinato di una corte principesca.
Torrechiara, una Rocca “ALTIERA ET FELICE” È una vicenda amorosa, specchio dell’amor cortese caro ai racconti cavallereschi, ad aver dato gran fama alla rocca di Torrechiara, teatro degli incontri
di Pier Maria Rossi e Bianca Pellegrini. Ma l’imponente e magnifica struttura sorta nel Quattrocento, frutto di straordinario impegno tecnico e finanziario, celebra anche il potere feudale del
signore “di cento castelli” e il suo “buon governo”, con la rappresentazione del paesaggio e dei luoghi del dominio Rossiano.
Vigoleno, il medioevo abita ancora qui. Sospeso tra l’eleganza più solenne e il calore delle antiche dimore piacentine, il Castello di Vigoleno si erge su un crinale con vista sul torrente e sul
Parco Fluviale dello Stirone. Sorto nel Medioevo, chiuso in una stretta cinta muraria dai merli ghibellini. Per cinque secoli appartenne ai nobili Scotti quasi senza interruzione. Al suo interno
ancor oggi saloni carichi di storia dipinta sulle pareti, sui soffitti affrescati, sulle maschere di un teatrino frutto del “capriccio” della principessa Maria Ruspoli de Gramont.